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IL PROCESSO DI PRODUZIONE

IL PROCESSO DI PRODUZIONE

Il Moscato di Scanzo nasce in una terra particolare e fortunata: solo 31 ettari di territorio collinare caratterizzato da elevate pendenze e da un’ideale esposizione a sud. Le sue uve sono rese uniche dal microclima locale e dalla formazione rocciosa su cui crescono le viti.

Durante la vendemmia, che avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre, l’uva viene raccolta manualmente e posta in piccole cassette, avendo cura di eliminare, già sul campo, tutti gli acini rotti, acerbi o non idonei ad essere appassiti.

Dopo un ulteriore controllo grappolo per grappolo, l’uva viene posta in appassimento in essiccatoi naturali oppure in locali termo condizionati.

Durante l’appassimento, i controlli vengono svolti ogni giorno per verificare lo stato di salute delle uve, evitare il formarsi di muffe e monitorare il rapporto tra zuccheri e acidità. Infine, si procede a diraspare e pigiare le uve.

Terminata la fase di appassimento, si procede alla pigiatura, con una resa massima di uva in vino del 30%. La fermentazione con macerazione delle vinacce avviene in vasche d’acciaio, così come tutte le fasi di lavorazione. Il vino dovrà riposare per almeno due anni prima di essere sottoposto ai rigidi controlli per l’approvazione della DOCG. Dopo di che potrà essere messo in commercio.